Nicola Lazzari nasce a Firenze nel 1957 e ha avuto un’educazione cosmopolita circondata dall’arte rinascimentale italiana. Attualmente vive e lavora a Pietrasanta, vicino a Lucca. Pittore e scultore di formazione, Nicola si dedica alla realizzazione di insolite sculture narrative di rara complessità e bellezza. In molte delle sue opere, che hanno una certa qualità rinascimentale, egli incorpora autoritratti, ma anche altri maestri moderni. Affascinante, intrigante, spiritoso e squisitamente scolpito i suoi bronzi hanno un seguito internazionale appassionato. Accanto a questo naturalismo scorre una corrente totalmente diversa, complessivamente più settentrionale nel sentimento, che pervade alcune delle composizioni con la loro aria debolmente sinistra: le teste maschili della serie di Scatole, che ricordano fontane medievali con giullari, o gargoyles semi-formati presi da edifici gotici; le scimmie sedute si sono messe a disagio su sporgenti sporgenze; e, infine, la scelta degli uccelli stessi (il gufo è l’uccello della notte, mentre la bella upupa è anche nella tradizione italiana vista come portatrice di morte). In questo mondo le ‘Curiosità’ cominciano a prendere l’aspetto di una wunderkammer, un mix volutamente strano dei regni magici e naturali, degno forse della Praga di Rodolfo II. Infatti, il mondo di Nicola Lazzari nasce proprio da questa ricca miscela. Ha avuto un’educazione cosmopolita pervasa dal Rinascimento, dalla luce del sole italiana e dalla bellezza della Maremma, Nel contempo, i legami familiari lo riportano al mondo più oscuro e gotico dell’Europa centrale. La fusione di culture controbilanciate chiaramente infonde le ‘Curiosità’ con il loro senso del mistero. Ma allo stesso tempo c’è un’aria di leggerezza e un tono piacevolmente ironico che lascia il miscuglio, liberandolo da un eccessivo senso di significato; un aspetto che si riflette nei due autoritratti dell’artista in mostra, di cui uno è un omaggio allo stesso grande Riccio, famosamente ritratto in un piccolo bronzo, indossando un berretto. Allo stesso modo, la serie di oggetti che riproducono i fori della serratura dà un senso elegante e divertente di guardare attraverso ad un altro mondo, migliorato dall’uso deliberato dell’ornamento neoclassico over-fussy, che, fuori contesto, prende l’aria di una serie di objets trouves. Infine, e sorprendentemente, la sleggerezza di queste opere è piacevole. In un mondo post-romantico, il termine ha assunto un significato derisorio quando applicato alle opere d’arte, e questo si riflette nella ricerca, condivisa da molti collezionisti, di oggetti presumibilmente ‘significativi’. Eppure ‘slightness’ è spesso tutto importante nella realizzazione di piccoli bronzi per il materiale è un potente e può facilmente overact, diventando un esecutore noioso e ripetitivo. Il bronzo risponde a sobrietà, leggerezza di tocco e sensibilità al modo in cui la luce gioca sulla sua superficie dura. ‘Piccolo’ è anche una parola importante quando applicata alle sculture qui mostrate; per le ‘Curiosità’ di Lazzari sono state chiaramente concepite per essere piccole, evitando così i faticosi cambi di scala che possono essere tanto fastidiosi quando la scultura di grandi dimensioni viene ridotta alle proporzioni della mensola. Anche in questo segue la tradizione dei piccoli bronzi del XVI secolo.”
2023
Nicola Lazzari, Recent sculptures, Sladmore Gallery,Londra
2018
Nicola Lazzari, Saldmore Gallery, Londra
2016
Fatti a mano, introduzione di John Winter, testo di Nicola Lazzari, Sladmore Gallery, Londra2014
2012
Cataste, introduzione di John Winter, testo di Nicola Lazzari, Trinity Fine Art, Londra
Se Cezanne fosse mio padre e de Pisis mio cugino…, testo di Rosaria Fabrizio, Galleria le Muse, Andria
Galleria Il Lepre, Piacenza
2010
L’esilio delle ninfe. Tre artisti fuori rotta: Nicola Lazzari, Vito Tongiani, Ivan Theimer, testo di Massimo Bertozzi, Circle Gallery, Amsterdam
2009
Nicola Lazzari, Sladmore Gallery, Londra
2008
Letters from home, introduzione di John Winter, testo di Pia Pera, Trinity Fine Art, Londra
2006
Curiosities, introduzione di John Winter, Trinity Fine Art, Londra
Favola breve, testo di Edoardo Testori, Galleria il Tempietto, Brindisi
2003
Meteore e lontananze, introduzione di Francesco Musotto, testo di Cesare Garboli, Galleria Elle Arte, Palermo
Comune di Marignana, introduzione di Simona Poletti, testo di Fulvio dell’Agnese, Marignana
1999
Tramonto, il paesaggio mediterraneo, testo di Josef Kroutvor, Fulvio Dell’Agnese, Giorgio Soavi, Galleria Novy Svet, Praga
In allestimento…